Intervista

Intervista ai Sonohra - Un grande ritorno per Luca e Diego

  • By Anna Consolo
  • 5 Agosto 2022

Luca e Diego, i Sonorha, sono ritornati e per l’occasione li abbiamo incontrati per un’intervista.Sono tornati con la nuova versione di “L’Amore” e il 15 luglio è uscito il nuovo singolo “Cosmopolitan”. Inoltre Luca e Diego questo weekend, il 7 agosto, faranno tappa a Melia di Scilla per il “Sempre 3.0 Summer Tour” e proporranno al pubblico una nuova versione dell’album “Liberi da sempre 3.0”.

Di seguito, l’intervista:

Ciao Luca e Diego, come state?

Luca: Stiamo bene, grazie. Siamo nel pieno della tranche estiva del Liberi da Sempre 3.0 Summer Tour e poi è uscito in radio da qualche settimana (dal 15 luglio n.d.r.) il nostro nuovo singolo, “Cosmopolitan” che sta piacendo molto al nostro pubblico, anche se è un genere diverso da quello a cui era abituato. Questa cosa ci ha reso molto felici!

È infatti uscito “Cosmopolitan”, il vostro nuovo singolo estratto da “Liberi 0.3”. Ci raccontate questo nuovo singolo?

Luca: E’ come se avessimo premuto il tasto play del nostro vecchio walkman per rivivere un po’ le atmosfere, sia musicali che della cultura più in generale, di quel decennio, in linea anche col periodo che stiamo vivendo, dove le influenze degli anni Ottanta si stanno rifacendo sentire un po’ ovunque, a partire dalla moda.

Diego: Ci siamo ispirati a quelle icone che avrebbero reso questa estate una perfetta estate degli anni Ottanta, facendo una specie di viaggio nel tempo. Nel testo citiamo ad esempio Max e gli 883, una canzone che tutta la generazione cresciuta col walkman ha cantato almeno una volta nella vita.

In questo 2022 ci avete fatto fare un tuffo nel passato, cosa vi manca più degli anni 80?

Diego: Sono stati un’epoca interessante per la nostra cultura, se pensiamo agli stili musicali. Io vorrei rivivere il sound di quegli anni che ha fatto un pezzo di storia della musica con i riff, i tipici giri di chitarra, e con le icone che citiamo anche in “Cosmopolitan”, come i Duran Duran o gli Spandau Ballet, band iconiche degli anni Ottanta, rigorosamente ascoltati nelle musicassette di un walkman.

Luca: Penso che negli anni Ottanta affondino le radici di ciò che noi oggi siamo, dalla cultura pop di quel periodo che ha visto emergere nomi come Madonna o Prince, fino al boom del cinema. Mi viene in mente, ad esempio, il boom del cinema di quel decennio con la scena iconica di “Ritorno al Futuro” dove il protagonista, Marty McFly, porta la musica degli anni 80, che era la sua epoca, a spasso nel tempo, suonando la chitarra e cantando Johnny B. Goode, lasciandoci in eredità una delle scene cinematografiche più rappresentative di quel periodo. E poi il modo di vestire, con i colori fluo come il verde o il blu elettrico che, comunque, stanno tornando di tendenza.

Siete ritornati dopo un periodo di fermo. Com’è stato rincontrare i fan?

Luca: Diciamo che non eravamo proprio scomparsi (ride). In realtà, in questi anni abbiamo sperimentato tanti generi più di nicchia che ovviamente ci hanno allontanato dalla corrente musicale principale, per poi intraprendere questo progetto di “Liberi da Sempre 3.0” che ci ha fatto rincontrare molti fan che ci avevano persi di vista in questi anni. Ai concerti di questo tour abbiamo notato che il nostro pubblico negli anni è passato da chi era giovanissimo e veniva ai concerti accompagnato dai genitori all’essere un adulto oggi.

Diego: E’ sempre una grande emozione vedere che, anche se sono passati ben 14 anni, le persone si ricordano ancora tutte le parole delle nostre hit, e ai concerti cantano con noi “L’Amore” o “Love Show”.

Nel 2008, anno in cui avete vinto “Sanremo Giovani, i social erano una cosa lontana mentre ad oggi per voi sono stati un secondo lancio. Cosa ne pensate a riguardo? Credete che siano un mezzo per farsi conoscere con più facilità?

Luca: Nel 2008 io mi ricordo che si usava solo il canale MySpace, mentre Facebook era ancora una cosa lontana dalla nostra vita quotidiana. Sembra di parlare della preistoria, se pensiamo a come oggi Facebook, Instagram o YouTube hanno agevolato per un artista la strada della visibilità, perché i social ti permettono di arrivare in tempo reale al mondo intero. Noi li usiamo in prima persona, per restare in contatto con i nostri fan, comunicare le date dei concerti e postiamo spesso foto o facciamo storie in diretta dai live. Sono uno strumento sicuramente importante, se usato con testa ovviamente, perché la vita reale non è quella che passa dietro a uno schermo.

Diego: Anche TikTok ha le sue potenzialità: l’idea di ricantare “L’Amore” dopo tutto questo tempo ci è venuta proprio quando abbiamo caricato un paio di strofe sul nostro canale TikTok un anno fa, e quel video è diventato virale in pochissimo tempo.

Il prossimo anno saranno 15 anni dalla vittoria di Sanremo, vi piacerebbe ritornare su quel palco?

Luca: Sicuramente in questa fase della nostra carriera tornare a Sanremo sarebbe un’opportunità bellissima, anche perché i Sonohra sono nati sul palco del Festival che era sicuramente un Sanremo diverso da quello di oggi ma, proprio per questo, sarebbe bello per noi fare, anzi rifare, questa esperienza.

Con la nuova versione di “L’Amore” ci avete riportato alla nostra adolescenza. Com’è stata accolta dalla nuova generazione?

Luca: Ci sono fan che ci seguono veramente dagli esordi e che sono stati entusiasti di questo remake, cantato con voci più mature ma fedele al sound degli esordi del 2008. E poi, negli ultimi concerti, sia alle 3 anteprime di Milano, Pistoia e Verona, sia alle serate del Radio Bruno Estate di Firenze e Mantova, che ai nostri concerti sta arrivando anche la famigerata Gen Z incuriosita dai nostri pezzi che sente per la prima volta.

Diego: Quando la piazza dove suoniamo canta con noi “sei un viaggio che non ha né meta né destinazione, sei la terra di mezzo dove ho lasciato il mio cuore” è sempre una grande emozione, e dopo 14 anni vuol dire che qualcosa di vero e di buono l’abbiamo tramandato alle generazioni di oggi che montano su quando si alzano i cori dal pubblico più “grande”.

Quali sono i vostri progetti futuri?

Luca: Stiamo per tornare in Calabria dopo l’accoglienza calorosissima che questa terra ci riserva sempre, come al concerto dello scorso giugno a Borgia di Catanzaro. Nel weekend (domenica 7 agosto, ndr) saremo in concerto in piazza a Melia di Scilla, per la festa del patrono di questa borgata di Reggio Calabria. Non vediamo l’ora!

Diego: Tra le prossime date per sentirci live, vi ricordiamo che il 10 settembre suoneremo a Forlì, l’11 settembre a Castelfiorentino e il 23 settembre saremo a Castelfranco Emilia, ma stiamo aggiornando il calendario della tournée quindi tenete d’occhio il nostro profilo sonohraofficial.

Grazie ragazzi, in bocca al lupo!

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